Cosa vedere a Pompei: gli scavi e il Santuario

In un giorno a cavallo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, la montagna che sovrastava la vivacissima città romana di Pompei esplose. Era il 79 d.C., in un giorno che ancora non abbiamo identificato con esattezza, nonostante la testimonianza diretta di Plinio il Giovane che ha raccontato l’eruzione.

Sappiamo solo che inaspettatamente il Vesuvio eruttò e ha cambiato radicalmente morfologia, cancellando l’esistenza delle città di Pompei, Ercolano, Stabia e delle attuali Torre Annunziata e Torre del Greco. Sparse lapilli e cenere ovunque, perché i venti li trasportarono in tutta la Campania. 

Oggi Pompei è uno dei luoghi più visitati della Campania. Sia per la presenza degli scavi archeologici sia per la presenza del Santuario del Rosario, visitatori e pellegrini si recano in città durante tutto l’anno. Continua a legger questo articolo per sapere di più su cosa vedere a Pompei.

Cosa vedere a Pompei: gli scavi archeologici

Se sei in viaggio a Napoli o forse in Costiera Amalfitana, dedica una giornata alla visita del Parco Archeologico di Pompei. L’esperienza è davvero irripetibile: l’antica Pompei è ancora in fase di scoperta, perché gli scavi sono ancora in corso. La visita a Pompei è da fare preferibilmente con condizioni climatiche miti. Ma se decidi di venire in Campania in piena estate, allora attrezzati con acqua, cappello, scarpe comode e crema solare. Ti consigliamo di vivere l’esperienza nel modo più rilassato e pratico possibile, prenotando una visita guidata privata di Pompei

Scavi di Pompei

L’esplorazione del sito ti prende da un minimo di 2 fino a un massimo di 5 ore. Dipende dall’itinerario che intendi seguire. Come viene spiegato anche sul sito web ufficiale, gli itinerari consigliati sono tre, ma del primo ce ne sono due varianti. Per cui, di fatto ci sono 4 itinerari da seguire fra cui scegliere.

Cosa vedrai? Tutti gli edifici che formavano una delle più attive e prospere città dell’Impero Romano: domus private; botteghe artigiane e di “street food”; ambienti pubblici, palestre e templi religiosi; infine, i luoghi del piacere: le terme e i lupanari. Alcune tappe fondamentali sono:

  • l’Anfiteatro;
  • il Grande e piccolo teatro;
  • il Foro e il Macellum; l’Orto dei fuggiaschi;
  • la Casa di Sallustio;
  • la Casa del Fauno;
  • la Casa del Menandro;
  • la Casa del Criptoportico;
  • la suburbana Villa dei Misteri.

Sta un po’ a te scegliere dove essere guidato per visitare ciò che ti interessa maggiormente.

Il Santuario del Santo Rosario di Pompei

Come dicevamo, Pompei è famosa anche come meta di pellegrinaggio al santuario. Il Santuario del Santo Rosario di Pompei è stato edificato a partire dal 1876. Fondatore dell’edificio religioso è stato Bartolo Longo, supportato da sua moglie, la contessa Marianna Farnararo De Fusco.

Santuario di Pompei

Si tratta di un grande complesso architettonico neoclassico, costruito sul modello delle basiliche romane. Sulla sua facciata svetta la statua della Beata Vergine, realizzata in marmo di Carrara. Il campanile è alto ben 80 metri e sulla sua sommità sono state collocate 8 campane. Se ti fa piacere, puoi salire in cima con un ascensore e goderti il panorama.

All’interno, l’occhio cade senza dubbio sugli affreschi che caratterizzano il soffitto della navata centrale e della cupola. Ma maestosi sono soprattutto l’Altare della Vergine e il Trono, nonché l’Organo che è stato restaurato di recente.

Nel suo insieme, il santuario comprende anche la Cripta, numerose cappelle laterali e il Museo del santuario. E ricordiamo che se una basilica è un santuario è perché c’è una particolare devozione dei fedeli. Simbolo di tale devozione è il quadro della Madonna del Rosario, che rappresenta Maria con il piccolo Gesù in braccio, adorata da San Domenico e Santa Caterina da Siena.

Il santuario di Pompei è anche una basilica pontificia maggiore dal 1901 e, infatti, vi hanno fatto visita papa Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e papa Francesco, oltre a personalità elevate a rango di santi dalla Chiesa cattolica, come Pio da Pietrelcina e Giuseppe Moscati.

Poiché il mese mariano per eccellenza è il mese di maggio, è questo il periodo dell’anno in cui l’attività dei fedeli s’intensifica, trovando l’apice nel giorno dell’8 maggio, quando viene recitata la supplica, composta dallo stesso Bartolo Longo, al cospetto del quadro raffigurante la Madonna.

Visiterai gli scavi archeologici? E ha curiosità di recarti anche al santurario?

Share the Post:

Altri articoli